Ricette professionali
Le nostre creazioni iconiche le permetteranno di rinnovare la sua offerta rivisitando i grandi classici della pasticceria ma anche proponendole ricette ispiratrici per lavorare la materia prima che è il cioccolato.
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Indice :
Che cos'è il temperaggio? Come eseguire correttamente questa preparazione? Tutti i consigli dell’École Valrhona per un risultato delizioso e impeccabile.
Il temperaggio del cioccolato è una tecnica classica ben nota ai pasticceri e ai cioccolatieri. Se volete ottenere dei cioccolati fatti in casa che siano tanto deliziosi quanto visivamente invitanti, è importante avere una buona conoscenza del procedimento.
Con il giusto metodo e gli strumenti adeguati, sarete in grado di temperare con successo il vostro cioccolato per realizzare bouchées, dessert e dolci meravigliosi.
Temperare il cioccolato implica semplicemente sciogliere il cioccolato controllando la sua curva di temperaggio. Questa tecnica vi permette di lavorare il cioccolato a vostro piacimento e di ottenere un risultato perfetto per tutte le vostre creazioni.
Quando temperiamo il cioccolato, gli permettiamo di acquisire delle proprietà e delle qualità molto ricercate in pasticceria, cioccolateria e confetteria. Un buon temperaggio presenta i seguenti vantaggi:
Il temperaggio, quindi, è un passaggio cruciale per chiunque desideri realizzare bellissimi dessert e cioccolati ottenendo un cioccolato lucido, liscio e ben solido. È importante seguire tutti i passaggi del processo per ottenere il risultato desiderato. In caso contrario, il cioccolato potrebbe essere fragile, apparire opaco, avere una superficie irregolare o striature bianche e risultare più difficile da sformare. Un buon temperaggio è la chiave per una creazione al cioccolato di successo.
Un temperaggio riuscito è uno step molto importante per sublimare le vostre creazioni. È fondamentale padroneggiare la tecnica. Per temperare con successo il cioccolato, dovranno essere soddisfatti diversi prerequisiti. È necessario, innanzitutto, disporre di un termometro in grado di raggiungere una temperatura di 55°C. Il termometro è fondamentale in quanto bisognerà monitorare la temperatura del cioccolato durante tutto il temperaggio in modo che segua una curva precisa a seconda del tipo di cioccolato utilizzato.
Inoltre, il cioccolato utilizzato è altrettanto importante per la buona riuscita di un temperaggio. È preferibile utilizzare un cioccolato di qualità, ovvero un cioccolato da copertura. Quest'ultimo, infatti, è più ricco di burro di cacao e meno dolce della classica tavoletta di cioccolato che si può trovare in commercio. Contiene almeno il 31% di burro di cacao, ciò che lo rende molto più fluido e adatto per essere lavorato correttamente.
Frédéric Bau, famoso pasticcere francese e direttore creativo di Valrhona è noto per aver creato il cioccolato dal colore biondo Dulcey. Egli ha anche fondato l’École Valrhona. Nel suo libro “Encyclopédie du chocolat”, questo grande chef ci presenta le sue tecniche per realizzare un buon temperaggio del cioccolato. Frédéric ci propone tre metodi: il temperaggio a bagnomaria, la tecnica più conosciuta e più facile da eseguire, la cosiddetta tecnica di inseminazione e infine il temperaggio su marmo, un po’ più complicato. Vedremo in cosa consistono questi tre metodi descrivendo la procedura da seguire per ciascuno di essi.
La temperatura massima da non superare dipende dal tipo di cioccolato e dalla fase in corso. Ad esempio, il cioccolato fondente deve essere sciolto tra i 50 e i 55°C, mentre il cioccolato al latte così come il cioccolato bianco e di colore biondo devono essere sciolti intorno ai 40-45°C.
Di seguito troverete una tabella riassuntiva degli intervalli di temperatura da osservare per temperare con successo il cioccolato.
Temperatura | Cioccolato fondente | Cioccolato al latte | Cioccolato bianco e Dulcey |
---|---|---|---|
T°1 | 50°C – 55°C | 45°C – 50°C | 45°C – 50°C |
T°2 | 28°C – 29°C | 27°C – 28°C | 26°C – 27°C |
T°3 | 31°C – 32°C | 29°C – 30°C | 28°C – 29°C |
Questa tecnica è la più semplice da eseguire e la più classica. Essa consiste nello sciogliere il cioccolato (che avrete prima sminuzzato) a bagnomaria mescolando e controllando frequentemente la temperatura. Attenzione però a non far cadere dell'acqua nel cioccolato, ne bastano poche gocce per destabilizzare il tutto. Per temperare il cioccolato con questa tecnica, avrete bisogno di quanto segue:
È necessario monitorare la temperatura una prima volta in modo che non superi un certo valore a seconda del tipo di cioccolato (cfr. curva di temperaggio e tabella sopra: temperatura 1).
Anche questa seconda tecnica è abbastanza semplice da implementare. Consiste nello sminuzzare il cioccolato in piccoli pezzi (più piccoli dei quadratini di una tavoletta), a meno che non si utilizzino delle fave, in tal caso questo passaggio non è necessario.
Gli utensili necessari per l’inseminazione sono i seguenti:
Dopo esservi assicurati di avere tutti gli elementi necessari, potete iniziare il temperaggio. I passaggi da seguire sono i seguenti:
Il terzo metodo descritto da Frédéric Bau è il cosiddetto metodo di temperaggio su marmo. È il meno facile da realizzare poiché richiede innanzitutto un piano di lavoro in marmo.
Si tratta di una tecnica interessante, ma non adatta a tutte le cucine.
Esistono altri metodi per temperare il cioccolato che possono essere più o meno semplici da realizzare e più o meno costosi. Tutto dipende dalle vostre capacità, dai vostri utensili, dalla motivazione che vi spinge, ma anche dal vostro budget.
Potete appropriarvi di questi metodi e adattarli a vostro piacimento, in base alle vostre preferenze e agli utensili che avete a disposizione. È quindi possibile combinare la tecnica d’inseminazione e bagnomaria, iniziando sciogliendo ¾ del cioccolato.
Il restante quarto, non sciolto e tritato finemente, viene poi incorporato fuori dal fuoco per abbassare la temperatura, infine si riscalda nuovamente il tutto a bagnomaria.
La temperatrice è un dispositivo molto pratico per chi ha bisogno di temperare regolarmente il cioccolato poiché, con questo strumento, è impossibile sbagliare l'operazione. Con una temperatrice, infatti, il cioccolato da copertura seguirà automaticamente la curva di temperaggio ideale per ottenere un risultato perfetto senza operazioni manuali.
Una temperatrice fa quindi risparmiare molto tempo in cucina, soprattutto se il temperaggio è un'operazione che si effettua frequentemente. Con questo strumento non si rischia di sbagliare le preparazioni al cioccolato.
Il cioccolato, e più in particolare il cioccolato da copertura, è costituito da materia grassa. L'obiettivo del temperaggio è far raggiungere al cioccolato temperature diverse a seconda delle fasi. Di conseguenza, separiamo le diverse molecole che compongono il cioccolato, prima di ricomporle in modo perfettamente ordinato per ottenere un effetto molto lucido.
In concreto, il cioccolato passa attraverso tre fasi:
Come avete capito, la parte più importante del temperaggio è il controllo della temperatura.
I consigli dei maestri pasticcieri: Il risultato sarà ancora migliore se mantenete la fusione del cioccolato alla sua temperatura ideale T°1 per lungo tempo (fino a diverse ore).
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